08/04/16

Gravi-danza

Si accarezza la pancia, sorride. Immagina una danza soave nel ventre, mentre l'istinto materno cresce volteggiando tra i pensieri.
È una donna poco più che trentenne, single - l'istinto materno quindi non è piacere, ma ossessione.
Perché il figlio deve essere biologicamente nostro? Cosa vogliamo dimostrare? Cosa vogliamo prolungare? La storia dei nostri geni?
Si accarezza la pancia, ma il sorriso è un po' più smorzato, lo desidera così tanto.
Una femmina.
Accende una sigaretta, sta solo fingendo di essere incinta. No, non è pronta a sacrificare la sua libertà, a smettere di vivere solo per sé stessa. Ecco che la danza soave accusa i colpi della gravità (gravità, gravidanza, singolare coincidenza etimologica), acquisisce peso, zavorrata dalla realtà. Ancora qualche anno.
Tic, tac. Benvenuto, orologio biologico.

G.G. (Rio de Janeiro, 8 aprile 2016)

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