14/04/15

Piove



Piove.
Tic Tic.
Scorri via, meu amor,
scivola come le gocce
su questo vetro.
Plic Plic.
Piove
sul vetro
di un’auto che vaga
per strade e città nuove,
non sa dove andare,
ma che importa.
Quel che importa
è che finalmente
piove.
Cadi, pioggia, senza tregua,
per giorni, mesi, anni,
lava lo sporco.
Bagnami,
inzuppami
infradiciami.
Ciaf.
Purifica un’alma peregrina.
Devi essere stanca
di farci da contrappasso
prima del sole,
quante anime hai lavato
prima di questa?
Entrami nella pelle,
strisciami nel petto,
scrostalo,
e evaporando
porta via il fango.
Libera i pori.
Fluidifica il sangue.
Lubrifica i congegni
dell’organo più inutile
che chiamiamo cuore.
Adeus, meu amor.

G.G. (Berlino, 11 aprile 2015)

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