29/08/15

A S.

Cercavo la mia pace
e ho trovato te
che sei un mulinello di veleni,
sei una barca senza remi,
annaspi in questo lago,
che non disseta e non ti uccide.

Avevo trovato la pace
e ho cercato te,
che sei un pozzo di paure,
e hai manie tra le più pure,
vivi a fondo in un mistero,
che non risolvo e non mi uccide.

Tu non trovi la tua pace,
e cerchi me,
e il mio petto è un ansiolitico,
come i tuoi tanti barbiturici,
una dipendenza inutile,
un palliativo per dolori
che ti strangolano l'anima.

Ma se non ti uccide e non mi uccide,
se non ti stanca e non mi annienta,
se non è amore ma mi ami,
se quando dormi e sei sereno
vedo una dolcezza cronica,
se non ti lascio e non mi perdi,
siamo assuefatti da una droga
che forse un po' di pace porta.


G.G. (Porto Valtravaglia, 28 agosto 2015)

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