Si sente libero.
In sella alla sua bicicletta, vento in faccia, il mare sulla destra.
Libero, da catene, dai pensieri.
È come nuotare.
Non esiste nient'altro in quel momento, solo lui e la sella, i pedali e le ruote.
E un motivetto che canticchia a bocca chiusa.
G.G. (Rio de Janeiro, 26 settembre 2015)
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